Balletto Cenerentola
Cenerentola è una fiaba popolare e compare, in oltre 300 varianti, in numerose tradizioni popolari. La versione più remota è già presente nella passato egiziano ma sembrerebbe originaria della Cina, nella quale, il piede piccolo, detto loto d’oro, era considerato emblema di bellezza e di qualità femminili.
CENERENTOLA (Titolo Originale russo : Zolushka; inglese: Cinderella; francese:Cendrillon; tedesco:Aschenbrodel)
Cenerentola è una fiaba popolare e compare, in oltre 300 varianti, in numerose tradizioni popolari. La versione più remota è già presente nella passato egiziano ma sembrerebbe originaria della Cina, nella quale, il piede piccolo, detto loto d’oro, era considerato emblema di bellezza e di qualità femminili.
La fiaba fa parte dell'eredità culturale di numerosi popoli.
In occidente la versione più nota è quella di Charles Perrault e, in secondo luogo, dei Fratelli Grimm ; come tipica variante moderna. Ma non possiamo dimenticare quella famosissima narrata in tutte le lingue nell'omonimo film d’animazione di Walt Disney del 1950.
Il Balletto in tre atti e sette scene, si ispira alla famosa favola di Perrault che, ad esso ha regalato fama e fortuna.
La prima rappresentazione avvenne il 21 Novembre del 1945 a Mosca nel Teatro Bolshoi, interpretata da Olga Lepeshinskaja e Mikhail Gabovich, coreografata da Rostilav Zakharov con la scenografia di Piotr Williams. Libretto Nickolai Volkov. Musica di Serghei Prokofiev.
« Ciò che più mi premeva di rendere con la musica di "Cenerentola" – spiegò il compositore – era l'amore poetico tra lei ed il principe, la nascita ed il fiorire del sentimento, gli ostacoli su questa via, la realizzazione di un sogno. Ho cercato di far sì che lo spettatore non rimanga indifferente alla sventura ed alla gioia. Ho composto Cenerentola nel solco della tradizione del balletto classico russo. »
Il giorno 8 Aprile del 1946, successivamente alla seconda guerra mondiale, il Kirov di Leningrado mise in scena una nuova versione con la coreografia di Konstantin Segheyev e come personaggio principale la ballerina Natalia Dudinskaja. A seguire, il 13 Luglio 1964 con interprete Irina Kolpakova.
Ma il vero trionfo arrivò il 23 Dicembre del 1948 al Covent Garden di Londra con la versione di Frederick Ashton. Scene e costumi di Jean-Denis Malclès (che mise in risalto gli alquanto bizzarri costumi delle sorellastre). Corpo di ballo del Sadler’s Wells Ballet la cui prima balleria Margot Fonteyn, infortunata, venne sostituita da Moira Sheare nella parte di Cenerentola, con Michael Somes nella parte del Principe e con l’esilarante duo di ballerini Robert Helpmann e Frederick Ashton nella parte delle sorellastre.
La ballerina Margot Fonteyn potè dare il meglio di sé nel Maggio Musicale del 1949 presso il Teatro Comunale di Firenze.
Il 15 Dicembre del 1955 presso la Scala di Milano venne proposta la prima messa in scena nella versione di Alfred Rodrigues con l’ interprete Violette Verdy
Negli anni a seguire, molte furono le ballerine che interpretarono Cenerentola ma sicuramente la più famosa è quella della poco più che ventenne Carla Fracci. Che il 31 Dicembre 1956 sostituì la prima ballerina Violetta Verdy nella Cenerentola di Prokofiev (da allora, ha ballato nei più prestigiosi teatri del mondo con i più celebri ballerini, da Nureyev a Vassilev). Le sorellastre erano interpretate da Brenda Hamlyn e Joyce Graeme . Scenografia e costumi di André Beaurepaire artista dell’eleganza francese.
A dicembre del 1971 Elisabetta Terabust interpreta Cenerentola al Teatro dell’Opera di Roma, con coreografia di Zarko Prebil ,scene e costumi di Mario Giorsi.
Nel 1977 Paolo Bertoluzzi ,uno dei più grandi ballerini e coreografi italiani del nostro tempo, propone per la Scala di Milano una sua versione, che interpreta affianco di Luciana Savignano, con scene e costumi di Germinal Casado .Paolo Bortoluzzi e' stato uno dei piu' grandi ballerini italiani del nostro tempo, un "danseur noble" di eccellente scuola e un artista aperto a tutte le esperienze anche le piu' moderne. La scena del ballo è semivuota con molto bianco, comparata ad un sogno di bimba contemporanea , distratta dalla tv , dalla pubblicità e dai cartoni animati che sogna la sua scarpetta come realizzazione di una vita libera che viene ostacolata da sorellastre e matrigna.
Questa versione venne richiesta da vari teatri, come nel gennaio del 1979 dal il Teatro Comunale di G.Verdi di Trieste ed il mese successivo approdò a Palermo.
Nel novembre del 1985 arriva per l’Opèra de Lyon, la creazione di Maguy Marin con scene e costumi di Monserrat Casanova in un estremo ribaltamento drammaturgico.
Nel 1986 approda all’Opéra di Parigi la versione di Rudolf Nurereyev con scenografia di Petrika Ionesco, costumi di Hanae Mori; e ripresentata il 18 aprile del 1991 al Teatro San Carlo di Napoli con lo stesso Nureyev nelle vesti di un produttore del cinema hollywoodiano degli anni ’30 in una incredibile singolare e curiosa somiglianza a Groucho Marx ( comico e scrittore statunitense), la prima ballerina dell’Opéra de Paris , Evelyne Desutter ed il franco-vietnamita Charles Jude.
Nel Maggio del 1991 viene presentata la versione di Maguy Marin nei teatri di Torino, Bari e Roma dal corpo di ballo dell’Opéra di Lione, riscuotendo gran successo.
Nel marzo 1998 al Teatro Regio di Torino viene ripresentata dalla Royal Ballet, la cinquantennale ed ormai famosa versione di Ashton .
Il 18 dicembre del 1998 arriva in scena al Teatro la Scala, la versione di Nureyev con il medesimo allestimento del Teatro San Carlo di Napoli del 1991.
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